GIOVEDI 30 GIUGNO
FESTA BENEFIT PER I COMPAGNI COLPITI DALLA REPRESSIONE
UNIVERSITA STATALE DALLE 18:00 ALLE 04:00
l 4 maggio, un mese dopo i 6 arresti di Bologna e le misure cautelari seguite ad un'inchiesta per “associazione a delinquere”, un'altra operazione simile si è svolta nella città di Firenze, colpendo questa volta chi ha partecipato attivamente al movimento studentesco e non solo.
Il 13 giugno la procura fiorentina ha effettuato 6 nuovi arresti nella città e si è spinta fino a Milano dove ha arrestato un altro compagno che ora sitrova a San Vittore. Viene loro incolpato di aver partecipato alla solidarietà per i primi arrestati.
In questo momento solo a Firenze su 90 indagati, 11 sono agli arresti, 23 hanno obbligo di firma.
Mangiando insieme attorno ai fuochi di montagna
dopo aver eretto una barricata quasi invincibile
o ammirando rapiti i falò di piazza del popolo
ascoltando il crepitio delle nostre paure perdute
o ancora pedalando nella notte col cuore in gola
mentre una gioventù senza futuro che ha calpestato i re
si sposta da una parte all'altra del mondo e ci viene incontro
nuove amicizie si saldano e non fanno commercio tra loro
impermeabili ai prodotti sociali dell'impero
ne minacciano l'apparente stabilità
perché non ne riproducono i rapporti
e non perdono il loro tempo
Occupare una casa o una scuola. Bloccare una stazione. Difendere una valle.
Resistere alla polizia.
Tutto è possibile.
Non è più tempo di stare soli
***
Da Torino a Bologna a Firenze la Polizia indaga quella regione dell'essere
chiamata "amicizia politica" e la rinomina "associazione a delinquere"
perché la riconosce come campo affettivo non neutrale ma offensivo e ne
avverte il pericolo in quanto passione immune alle tecniche preventive di
deprivazione sociale.
La repressione sperimenta nuovi strumenti per disinnescare le polveri che
corrono tra gli esseri, per insegnarci a vivere senza grandi amori, grandi
guerre, grandi storie.
Inseguendo una catena infinita di gesti, pensieri ed affetti i dispositivi di polizia continuano a proiettare la loro ombra sulle nostre vite perché la legge teme domani di non avere più cittadini spaventati dalle mura delle sue prigioni.
Ma è troppo tardi: mirano alle nostre gambe quando abbiamo già imparato a
volare.
http://intombato.blogspot.com/
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