giovedì 4 agosto 2011

Giuseppe Bucalo - DIzionARIO antipsichiatrico. Esplorazioni e viaggi attraverso la follia (1997)


Giuseppe Bucalo è fra i più spregiudicati pensatori psichiatrici italiani. Il radicalismo della sua elaborazione teorica, orientata a produrre una piena legittimazione culturale della follia, intesa quale vettore e fattore di una rivoluzione che sommuova ed allarghi gli spazi fisici, relazionali e cognitivi, lo ha condotto a propugnare una rivoluzionaria visione antropologica che sancisce l'impraticabilità di ogni discriminazione tra raziocinio e follia sia nella vita psichica che in quella sociale. Questo volume, che il Kalashnikov Collective Headquarter propone ai propri lettori, costituisce un'eccellente introduzione al pensiero di Bucalo: l'autore, affondando le radici del proprio discorso da un lato nelle sue esperienze di operatore psichiatrico in Sicilia e nel conseguente, quotidiano e conturbante, rapporto con la follia, e, dall'altro nei maestri della critica al sapere e alla prassi psichiatriche (da David Cooper a Thomas Szasz, da Ronald Laing ad Aaron Esterson), fa della psichiatria l'oggetto di una polemica che, accanto ad un versante etico-giuridico ne include uno volto ad invalidarne i fondamenti concettuali. Contestualmente ad una decisiva confutazione della segregazione psichiatrica e della coazione terapica in tutte le sue forme, Bucalo conduce quindi un attacco devastante alla psichiatria quale pseudo-scienza (con particolare riferimento polemico alle ramificazioni del positivismo psichiatrico ottocentesco di Wilhelm Griesinger) e ne mette a fuoco l'artefatto scientifico fondamentale (la “malattia mentale”), tanto pericoloso per i diritti individuali quanto perfettamente funzionale all'assetto sociale: in questo modo Giuseppe Bucalo giunge a formulare la propria sconvolgente posizione, secondo cui la psichiatria è incompatibile con la libertà di pensiero. Quest'ultima non può convivere con un sapere quale quello psichiatrico, il quale squalifica come patologiche opinioni e percezioni che invece meriterebbero un radicale rispetto e dovrebbero costituire legittimi oggetti di libera discussione in una società che inveri il pluralismo e tuteli l' impregiudicabile alterità tra i suoi cittadini: è' anche attraverso il coglimento di questa invisibilizzata ed irrisolta contraddizione delle società liberali che Bucalo prende polemicamente le distanze, pur riconoscendone i meriti storici, dai filoni contigui ma meno radicali della critica alla psichiatria, che legge come meramente riformistici, incamminandosi come pochi altri sul sentiero rischioso e sconvolgente di un continuo, impregiudicato scambio con le tabuizzate ed infernali regioni della pazzia.

>>> Download DIzionARIO Antipsichiatrico [ITA] in .pdf (4,96 mb.)

http://www.mediafire.com/?9pct8kwdfwrlz8y

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