venerdì 8 luglio 2011

9 Luglio Presidio in solidarietà ai compagni arrestati in Valsusa Modena it

«Domenica 3 luglio vengono arrestati durante gli scontri in Val di Susa 4 compagni, Roberto Nadalini, Salvatore Soru, Marta Bifani, Gianluca Ferrari. I media nazionali si fanno portatori delle dichiarazioni dello stato, definendo terroristi i manifestanti che con più determinazione si sono opposti ad una immonda devastazione ambiental, non che all’ennesimo tentativo di sviluppo suicida del capitalismo. Questi ragazzi insieme a migliaia di persone che in questi giorni hanno lottato e stanno lottando in Val di Susa, hanno deciso di organizzarsi informalmente al di fuori del circuito dei comitati e dei movimenti istituzionali, che cercano di far rientrare tutte le lotte nei canoni della legalità, snaturalizzandole, rendendole miopi, incapaci di vedere chi sono i veri artefici della devastazione e dell’impoverimento del nostro pianeta. Questo sistema sta continuando a rapinare della loro libertà e dignità le persone; e c’è ancora chi insiste su legalità ed illegalità senza considerare minimamente che la via da seguire è quella della giustizia, termine che sempre più stride con quello di legalità; d'altronde le leggi le scrive il potere, che mai e poi mai, minerebbe la propria esistenza.

I così detti black block, non sono altro che gli stessi abitanti della Val di Susa ,e le persone solidali alla causa per cui lottano. In Val di Susa lo stato Italiano e l’Europa hanno deciso di devastare una intera vallata, commettendo uno scempio ambientale, espropriando gli abitanti delle proprie terre su cui si basa la loro sussistenza; tutto questo attraverso l’uso della forza, con l’aiuto dell’esercito e della polizia; di fronte a una situazione come questa è normale che la popolazione insorga e che i soldati accorrano numerosi. È ipocrita parlare di attacco militare da parte dei manifestanti quando i veri militari erano già presenti nella valle da mesi. Si deve parlare invece di una popolazione che reagisce contro lo stato che da sempre se ne fotte delle persone, capace solo di vedere gli interessi di pochi a discapito dei più.

Si deve invece parlare di partigiani Valsusini contro una forza statale di occupazione. Ribadiamo che il tentato omicidio è da parte di chi armato di tutto punto si scaglia contro persone ”armate” di soli sassi.


Gli abitanti della Val di Susa fanno della resistenza e lo stato fa del terrorismo.


PIENA SOLIDARIETA AI COMPAGNI ARRESTATI, CON I RAGAZZI CHE RESISTONO IN VAL DI SUSA!

SABATO 9 ALLE 7.30 DI MATTINA CI TROVIAMO IN STAZIONE A MODENA PER UN PRESIDIO IN SOLIDARIETA' AI COMPAGNI ARRESTATI E PER CONTINUARE LA LOTTA CONTRO LA TAV»

http://www.informa-azione.info/mo_presidio_in_solidariet%C3%A0_ai_compagni_arrestati_in_valsusa

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